Il video che ho allegato è un esempio di quanto sia efficace il racconto del time lapse. La sua tecnica è l’incontro della fotografia e del video: la fotografia intesa come arte antica, quella che non ha paura dei tempi lunghi e dell’esperienza. Il video è la parte dello stupore, fino alla fine non sai mai bene cosa potrà uscirne.

Ma come si realizza un time lapse?intervallometro @gabriele donati fotografo

Innanzi tutto serve una macchina fotografica che abbia un intervallometro, un piccolo aggeggio che scatta fotografie ad intervalli ben determinati. A tal proposito, dovrete o comperarne uno (di solito costano qualche decina di euro) o se siete più tecnologici e possedete una canon, segnalo un software che ormai si può installare (in maniera del tutto sicura) su gran parte delle reflex Canon: Magic Lantern. Non entro nel merito di come funziona questo software/firmware, in rete potete trovare un sacco di riferimenti per farvi un’idea precisa.

Risolto il problema dell’attrezzatura, ora dobbiamo capire di che cosa si tratta quando trattiamo di time lapse: fondamentalmente è una tecnica video, ma che utilizza la fotografia per la sua esecuzione. In che senso? Qualsiasi video non è altro che lo scorrimento di una serie di immagini statiche ad una determinata velocità in un determinato lasso di tempo (frame rate). Un video che normalmente possiamo guardare nel nostro sistema video PAL, funziona a 25 fps (frame per secondo) ovvero 25 fotografie che scorrono una dietro l’altra in un solo secondo. Questo valore è fondamentale perchè ci permetterà di calcolare quante fotografie dobbiamo scattare per una durata finale di un video: per esempio se voglio che la mia clip di time lapse duri 1 minuto, dovrò scattare 25frame x 60secondi =1500 fotografie. E’ ben evidente il perché quindi serva un intervallometro! In realtà il valore di riferimento dei 25 frame per secondo di filmato è tutt’al più teorico, ho sperimentato anche un numero di frame inferiore (anche 15fps) ed il risultato è sempre gradevole.

Il passo successivo è progettare la ripresa ed è la parte fondamentale del lavoro! Prima di tutto bisogna capire cosa andrò a fotografare o meglio a che velocità si muove ciò che fotografo: per esempio se voglio fare un time lapse di un cielo con le nuvole che si muovono, occorre un ragionamento preciso.  Supponendo che il filmato finale avrà un framerate di 15 fps e che dovrà durare 10 secondi, in totale mi serviranno 15 x 10 = 150 fotografie. Se imposto il mio intervallometro a una fotografia al secondo, avrò esaurito tutti gli scatti in 2,5 minuti, che evidentemente sono troppo pochi per apprezzare un movimento evidente delle nuvole. Occorrerà perciò impostare un intervallo molto più ampio per poter finalmente vedere le nuvole che corrono. Quanto tempo? Beh è questione di buon senso. Se faccio scattare una fotografia ogni 30 secondi, la mia camera dovrà lavorare per 75 minuti. Un tempo ragionevolmente lungo per poter finalmente vedere le nuvole che si muovono velocemente. Per questo è fondamentale progettare la ripresa per bene, in 75 ipotetici minuti possono accadere un sacco di cose e per questo serve un po’ di pratica ed esperienza.

Altro punto importante è la posizione della camera ben fissa: per esperienza so che i movimenti della camera durante le riprese sono sempre un bel rischio che potrebbe anche farvi buttare nel cestino ore di lavoro. Per cui serve un cavalletto ben solido e soprattutto che nessuno vi urti contro. Esiste la possibilità di fare dei movimenti durante la ripresa di un time lapse, ma sono micromovimenti e perchè siano fluidi e precisi, occorrono slider motorizzati abbastanza costosi, non ne vale la pena fare acquisti onerosi se siete agli inizi di questa tecnica.

Infine, dopo aver fatto la ripresa, la fase successiva è il montaggio: per questo vi servirà un buon editor video (vegas, premiere, final cut) per poter mettere insieme tutti gli scatti che avrete effettuato. Alternativa molto comoda se non avete a disposizione questi costosi software è timelapsetool, un piccolo programma che dopo aver impostato il framerate e la risoluzione, provvederà a creare un timelapse in automatico.

P.s. prima di montare il time lapse, nulla vi vieta di utilizzare un programma di correzione dell’immagine (photoshop, lightroom ecc.), stando però attenti ad applicare le medesime modifiche a tutte le fotografie del nostro timelapse.